Sulla sponda nord del fiume Adda, tra Ardenno e Tiranno (provincia di Sondrio), lungo pendii scoscesi e costoni di roccia ammorbiditi dall’uomo con l’antica arte dei muretti a secco, viene coltivato il chiavennasca, il nebbiolo in Valtellina.
Due le denominazioni di origine controllata e garantita: Valtellina Superiore (con 5 sottozone: Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno, Valgella) e Sfursat della Valtellina.
La Nino Negri produce il 5 Stelle soltanto nelle annate migliori (ad esempio la 2008 non è stata prodotta), attraverso una selezione delle uve provenienti dalle vigne più prestigiose. Chiavennasca in purezza, fatto appassire per tre mesi in cassette in un fruttaio. A Gennaio, dopo un macerazione di circa 20 giorni, il vino entra in barrique francesi, dove vi resterà per 24 mesi.
Il 2009 aperto ora è sfacciato, esuberante, e a molti potrà risultare “troppo”. Ma questo tipo di vino va giudicato nel lungo periodo, è fatto per restare in cantina a lungo. Se amate la spocchiosa esuberanza giovanile bevetelo ora, altrimenti permettete al tempo di dargli saggezza.
Comunque necessita di un piatto altrettanto opulento, dove non manchi succulenza. Chiama la selvaggina.
Enrico Nera (www.parliamodivino.com)
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