Torniamo dall’altra parte dell’oceano. Torniamo nello stato di New York. I tumulti che agitarono l’Europa all’inizio del diciannovesimo secolo spinsero molti mastri birrai tedeschi a rifugiarsi negli Stati Uniti.
I birrifici che nacquero sul suolo americano puntarono soprattutto su lager più scure e con un corpo meno “esile”. Però dopo 14 anni di astinenza forzata (1919-1933, proibizionismo), si cominciò a mal tollerare l’aggressività di questo stile, per cui le lager scure vennero abbandonate.
Fortunatamente per noi, nel 1988 una coppia newyorkese, per restituire lustro al birrificio, decise di rispolverare la vecchia ricetta, caratterizzando la produzione della Brooklyn Lager con un’aggiunta di luppoli freschi durante l’affinamento (dry hopping).
Il risultato è una lager ambrata dagli intensi e accattivanti odori speziati, che bilanciano perfettamente la tostatura del malto. In bocca la struttura conquista il palato e lo lusinga con un caramello che rende la deglutizione morbida e fresca.
Scartabellando le ricette de IlSalotto ho trovato quello che fa per noi: “Stinco di maiale cotto alla birra su fondente di patate”. Naturalmente è fortemente consigliato utilizzare in cottura la stessa Brooklyn Lager. Enjoy!
Enrico Nera (www.parliamodivino.com)
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