Restiamo in Sicilia ma ci spostiamo ancora di qualche chilometro a sud-est rispetto a Vittoria: siamo a Noto, “la capitale del Barocco”. Anche oggi parliamo di un autoctono dell’isola, ma questa volta di un vitigno a bacca bianca, il grillo.
Giallo oro e lucente senza dubbio, una consistenza importante lo fa muovere lentamente nel bicchiere. Gioca tutto su un intenso fruttato maturo che sveglia prima il naso e poi riempie la bocca: agrumi e albicocca. Sulla lingua resta in chiusura un leggero ricordo di noce.
Insomma anche questo vino potremmo definirlo barocco per l’abbondanza e la pienezza che riscontriamo nelle sensazioni gusto-olfattive.
Ottimo per mandar giù un bel boccone di polenta con doppia cottura, affiancata da uno scorfano fatto cuocere in un tegame con olio e pomodorini come indicato nella ricetta di Mariagrazia “scorfano e polenta”.
Enrico Nera (www.parliamodivino.com)
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