Iniziamo dal ricordo. Il ricordo di quando con mio padre facevamo la svinatura. Il ricordo di quel profumo di uva che ti colpiva il naso quando il vino traboccava dalla botte una volta aperta. Togliere le vinacce dal fondo della botte. Sporgersi all’interno per pulire al meglio le doghe. L’odore, intenso, era avvolgente e coinvolgente, ti ubriacava.
Ecco, quando ho messo il naso sul bicchiere del Lagrein di Castelfeder la mia mente è corsa a quegli istanti. Un forte aroma di uva da poco pigiata, scontato se parliamo di vino ma spesso sottovalutaoe nelle note dei degustatori, o più spesso sovrastato dalla fermentazione.
Insomma, un vino che sa di uva. Il colore è fitto con netti toni violacei. Il naso è rafforzato da note legnose. La bocca sorprende per concentrazione tattile e di gusto, è piena di frutto e forse leggermente eccessiva di barrique. L’acidità presente ed elegante prova il bilanciamento ma a tratti soccombe.
Servitelo accompagnato ad un…aspettate, questa volta scegliete voi a quale piatto si adatta maggiormente sfogliando EasyChic della nostra padrona di casa.
Enrico Nera (www.parliamodivino.com)