Iniziamo dai nomi: “kalema” in greco vuol dire onda, elemento naturale fondamentale nel Salento, terra cullata tra due mari; invece Fabiana è il nome della ragazza a cui il padre, da anni nella coltivazione dell’uva, ha affidato il ruolo di ambasciatrice dei loro vini nel mondo.
L’azienda dal 2005 volta pagina: dalla mera coltivazione di uve per la vendita si passa all’imbottigliamento e, quindi, ad una produzione di qualità. Nasce l’Azienda Agricola Fabiana, costantemente alla ricerca della miglior interpretazione dei vitigni autoctoni come il primitivo e il negroamaro.
Un’onda rubino profonda, con sfumature granate, lambisce le pareti del bicchiere, sprigionando piccoli frutti rossi, cannella e chiodi di garofano. In bocca la nota minerale salmastra è perfettamente amalgamata con il tannino e la sensazione di freschezza è lunga dopo aver mandato giù il sorso.
Un vino sicuramente da carne ma che non disdegna anche un polpo ingentilito, ad esempio, da una cottura al vapore servito con una crema di patate che esalti la tendenza dolce del mollusco.
Enrico Nera (www.parliamodivino.com)